E-reader vs Libri

Vi è mai capitato di leggere un libro e per un istante interrompere la vostra lettura, solo per poter annusare il profumo delle pagine? Sì, a me è capitato. E’ uno di quei momenti in cui tutto il mondo si ferma: esistete voi e il vostro libro, con le sue pagine da sfogliare.

Poche semplici caratteristiche, che però soddisfano in pieno i nostri sensi: parole scritte in nero su un foglio bianco, ma che potrebbe essere ingiallito dal passare del tempo; pagine fatte di carta, che potrebbero anche tagliare, ma morbide al tatto, pronte a scivolare rapidamente tra le dita per far continuare al lettore il suo sogno ad occhi aperti, per non fargli smettere di vivere neanche per un secondo nella realtà che l’autore ha creato appositamente per lui.  Ma ciò che più di tutto infonde piacere in me è il profumo, e non quello di un semplice foglio di carta. Un profumo di un libro che può essere nuovo o usato o invecchiato, magari preso in biblioteca. Immaginatevi seduti sulla vostra poltrona, vicino ad un camino caldo in inverno, oppure sdraiati all’ombra di un albero in giardino: solo voi e il vostro libro.

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Libro in giardino.
Fotografia scattata da Francesca Avidano.

Adesso cambiate l’oggetto che avete nelle vostre mani: non più un libro, ora un e-reader. Come suona strana questa parola, e-reader. Forse perché non ci siamo ancora abituati, forse perché preferiamo un termine nostrano, tipo “libro elettronico”. Eppure, comunque lo si voglia chiamare, questo piccolo schermo sta radicalmente cambiando il nostro modo di leggere. Proprio così, perché in esso sono incluse numerosissime caratteristiche. Ricordo che quando mi regalarono il mio primo e-reader i miei amici mi dissero “Pensa Fra, potrai leggere e archiviare circa duemila libri!”. E, in effetti, come dar loro torto? In pochissimo spazio sono contenibili opere monumentali, quali l’Iliade o l’Odissea, i classici di ogni tempo, da Dante, Petrarca e Boccaccio a Pirandello, Verga o Leopardi. Oppure scritti più recenti, di ogni genere, fantasy, gialli, romanzi storici o trattati di economia. Tutto questo in un minimo spazio.

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Kindle e libro. Digitale vs Classico.
Fotografia scattata da Francesca Avidano.

Ma non è che l’inizio della lista di qualità vantate dal libro elettronico: ad esempio, è molto utile la funzionalità che permette di ingrandire le pagine, in modo tale che anche chi ha problemi di vista possa perdersi in un mondo tutto suo. Oppure il dizionario, che viene installato di default e aggiornato periodicamente in modo tale da essere consultato direttamente durante la lettura.

Nonostante le argomentazioni positive siano tante, molte persone non vogliono rinunciare al piacere di un buon libro, disapprovando totalmente l’uso dell’e-reader. Altri ancora tuttavia giudicano “passato e vecchio” il tradizionale libro a copertina rigida, anche più costoso rispetto a un semplice e leggero (in termine di megabyte, ma anche di volume) e-book. Come si può dare contro a una delle due fazioni? Entrambe hanno sia torto sia ragione: se da un lato è vero che il libro cartaceo soddisfa maggiormente le sensazioni tattili, dall’altro non si può incolpare l’e-reader di rovinare la vista, come si legge ad esempio in un articolo de “La Stampa” del 2013.

La tacita battaglia tra e-reader e libri cartacei continuerà sicuramente ancora per anni, anche grazie ai nuovi formati tascabili degli ultimi, e non si sa come il digitale possa cambiare ulteriormente il mondo dell’editoria..

Siete curiosi di sapere come il digitale abbia ancora influito sulla letteratura?
Lo scopriremo insieme nel prossimo articolo!

TO BE CONTINUED . . .

Francesca

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